Quale è l’ultima volta che hai riunito tutta la tua azienda per sapere cosa puoi migliorare o cosa puoi fare di nuovo per essere più incisivo e attrattivo sul mercato? 

Siamo continuamente alla ricerca di risposte ma spesso le andiamo a cercare fuori mentre Walt aveva capito che la maggior parte delle risposte che lui cercava, le avrebbe trovate dentro la sua azienda. Tra i suoi collaboratori e dipendenti. 

Per questo motivo creò il The Gong SHOW. Un processo di selezione delle idee innovative. 

Durante i miei corsi alla Disney, abbiamo parlato spesso di come includere le persone e farle sentire parte dell’azienda ma non solo, anche e sopratutto di come questo processo potesse diventare costruttivo. E il The Gong Show ne è un esempio lampante.

Tutta l’azienda infatti una volta l’anno o ogni sei mesi, nel caso non fosse uscito fuori un progetto da mettere in atto, si riuniva per questo evento. 

Sono rimasta così colpita da questo tipo di approccio perché tutti quanti, dalle segretaria agli inservienti agli animatori, chiunque in azienda credesse di avere una buona idea, era invitato ad esporla. 

Inoltre è sicuramente un buon modo per tutti di vedere e capire quali idee possono funzionare e quali no. 

Da questi incontri sono nate centinaia di idee che hanno portato la Disney ad essere quello che è oggi, tra cui anche la creazione di cartoni animati come Hercules e il Re Leone. 

Questo processo è l’esempio perfetto di come un team si dovrebbe riunire per generare nuove idee che devono essere disegnate per soddisfare i bisogni dei nostri clienti target e risolvere i loro problemi. 

Durante una delle sessioni del corso che ho fatto alla Disney, veniva spesso sottolineato come durante questi incontri una delle regole fondamentali, a cui si devono attenere tutti i partecipanti, è  l’assenza di giudizio. Se un idea è buona viene accolta, se non lo è viene respinta ma senza giudizio.

Potrà sembrare scontato questo passaggio ma assolutamente non lo è. Infatti uno dei problemi più comuni che si riscontra in un’azienda da parte di un dipendente appartenente a qualunque tipo di categoria, che sia team o management, è la paura di parlare. La paura di dire le cose per la reazione che si riceve dall’altra parte. 

Ma il feedback, il riportarsi feedback tra reparti, è veramente l’unico modo per far crescere un’azienda. Non ce ne sono altri credimi. 

Nascondere la polvere sotto al tappeto farà solo ammalare l’azienda di una forte allergia che, prima o poi, chi più in forma lieve e chi più in forma grave, accuserà in maniera persistente. 

Questa allergia ha dei gravi effetti collaterali che si chiamano: non lavorare e remare contro l’azienda. Aspettarsi tutto come se ti fosse dovuto e non dare nulla in cambio, anzi, se è possibile, chiedere ancora prima di portare risultati. 

Ora capisci quanto è importante che le persone riportino feedback in azienda? Permettere alle persone di parlare, senza filtri e senza paura, ti farà comprendere tante cose. Dove stai sbagliando in primis come imprenditore e poi, per esempio, quali reparti devi migliorare affinché ci sia il risultato che vuoi e speri di raggiungere. 

Ma sperare non basta. Purtroppo la fata turchina si trova solo nel racconto di Pinocchio. Come ben sai infatti ci vuole duro e sano lavoro.  

È chiaro che Hercules non è stato fatto certo in un giorno cosi come il parco Disney non è stato creato in una notte. 

Tutto quanto il successo della Disney company è dovuto alla maniacale attenzione per i dettagli che aveva Walt. 

La domanda che faceva più spesso era : come possiamo fare meglio di cosi? 

Era profondamente convinto che nessun dettaglio era cosi piccolo da essere ignorato. 

Ma prestare attenzione ai dettagli vuol dire anche misurare effettivamente quello che stiamo facendo. 

Diventa fondamentale allora “il processo di porsi le giuste domande” che siano volte a migliorare l’esperienza del nostro cliente ma anche quella dei nostri collaboratori e dipendenti. 

I dettagli. I dettagli fanno la differenza. Le accortezze che mettiamo su cose che apparentemente sembrano superflue fanno la differenza. Ci differenziano dalla concorrenza e ci rendono attrattivi per le persone che vogliamo a lavorare. 

Quante volte ti è capitato, che ne so, di vedere una statua e dire: cazzo sembra vera? 

Perché magari ci sono le venature sulle mani o qualunque altro dettaglio che ti ha fatto vivere quella sensazione? 

Quando le persone ti guardano, guardano a te come azienda, devono pensare subito che quello che dici è tutto vero. Ogni singolo poro della tua pelle deve trasmettere che è tutto vero. 

E se ce n’è anche uno solo che non la fa, ecco subito che la comunicazione si distorce e ci si dimentica allora di quale è l’obbiettivo e si smette di prestare attenzione ai dettagli e ci si ammala di quella brutta allergia di cui ti ho parlato prima. 

È un lavoro duro che richiede un immenso sforzo ed è proprio per questo che una delle parole, l’unica che può veramente racchiudere tutto questo lavoro, è questa: intenzione. Impara ad essere intenzionale. 

Smetti di svegliarti la mattina e fare cosa a caso. Decidi invece dove vuoi andare e fai di tutto per raggiungere il tuo scopo e non dimenticarti dei dettagli perché sono i dettagli che rendono vere le opere d’arte.

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