Lo so lo so magari te lo sei chiesto più e più volte il perché dovresti pagare delle persone, a prescindere dal risultato che portano in azienda, e la risposta purtroppo che ti sei dato come tutti gli imprenditori che conosco è: perché si fa cosi. Perché le persone si aspettano uno stipendio e tu glielo devi dare ma sopratutto perché “la gente ha bisogno di lavorare”.
Per questo, una delle domande che faccio molto spesso agli imprenditori con cui mi ritrovo a lavorare è: che tipo di mentalità vorresti ritrovare nei tuoi dipendenti?
La risposta più frequente è che vorrebbero delle persone più produttive a cui interessa veramente dell’azienda, che siano leali e possibilmente che siano anche dotate di una buona capacità di comunicazione.
Tutte bellissime parole che non hanno però operatività. Ovvero non mirano ad ottenere un risultato concreto.
Ho visto tantissimi imprenditori smazzarsi per trovare la persona giusta.
Quella che sorride perché sta al pubblico, che si dedica al cliente, che abbia delle buone possibilità di crescita, quella che parla inglese e quella che è brava con excel.
Poi, puntualmente, ho visto quello stesso imprenditore arrendersi davanti all’incredibile immobilità di un dipendente.
Infatti l’unica risposta alla domanda che ti ho fatto prima, ovvero, che tipo di dipendenti vorresti avere nella tua azienda, dovrebbe essere questa:
- dipendenti che fanno profitto.
Che, quasi per definizione, un dipendente raramente genera profitti perché tanto, lui, viene pagato per il tempo che il suo culo spende sulla poltrona.
Sia chiaro, so perfettamente che non è così per tutti ma non è questo il luogo per essere degli ipocriti quindi diciamoci la verità, nella maggior parte dei casi lo è.
Quindi l’unica ragione per cui tu devi pagare lo stipendio a qualcuno è perché, questo, ti sta permettendo di fare più profitto di quanto ne stavi facendo prima senza di lui.
Sappiamo tutti che, sopratutto in Italia, avere un dipendente è un costo assurdo. Allora perché mai dovresti prenderti la briga di mantenere qualcuno che non ti sta facendo guadagnare almeno il triplo di quanto costa a te?
Purtroppo vedo costantemente imprenditori che tengono con sé, nella propria azienda, persone che non gli servono a nulla e che, di fatto, non danno alcun contributo all’azienda.
Questo succede per le ragioni più assurde.
Una tra le prime, perché si pensa sempre che bisogna essere in tanti per fare più soldi.
Non esiste cazzata più grossa di questa.
Il goal per ogni imprenditore dovrebbe essere quello di comprendere come fare più profitto con il minor numero di persone possibile.
Senza far aumentare i costi fissi, generando incassi enormi con cui ricoprirai la tua squadra di soldi perché ti ha aiutato a creare quello stesso profitto.
La storia infatti è sempre la stessa.
Le energie si dividono quando ti concentri su troppi obbiettivi.
Lo stesso vale per le risorse destinate a sfamare la tua squadra.
Ti faccio un esempio più concreto. Prendi una famiglia di 3 persone con un reddito medio. Se rimangono in tre, ci sarà cibo in abbondanza. Se con quello stesso reddito dovranno sfamare una quarta persona, allora le risorse che prima si dividevano per 3, si dovranno dividere per 4 e questo abbasserà la qualità di vita di un po’ per tutti. Quindi per allargare la famiglia e inserire più componenti ci sono solo due possibilità:
- Alzare il reddito della famiglia
- Abbassare lo stile e la qualità di vita dell’intera famiglia
Lo stesso vale per le aziende. Posso assumere solo quando non devo abbassare la qualità di vita in azienda per nessun dipendente o collaboratore.
Questa cosa per esempio si capisce molto bene nel caso di una squadra vendite. Se ho un numero di lead per venditore e quel venditore è a tappo fino al collo, è giusto prenderne un secondo.
Se i lead bastano a malapena per uno, prenderne due non produrrà un risultato differente. Anzi, nella peggiore delle ipotesi metterai i venditori l’uno contro l’altro a cannibalizzare i clienti.
Allora cosa fa l’azienda per rimediare? Apre il fuoco al marketing, è chiaro. Qualcuno comincerà ad esclamare “ci servono più lead, ci servono più lead”. E puntualmente qualche genio cercherà di scavare qualche diamante in una montagna qualunque, tirando fuori tante patacche e nessun diamante. Ma questa è una storia che tratteremo un altro giorno.
Invece vedo continuamente aziende che si inchiodano perché si portano dietro decide e decide di dipendenti quando non arrivano nemmeno a fare che qualche milione..
Propinandosi le scuse più assurde.
“Eh ma quella è amica con mia moglie..”
“Eh ma quello è il marito della capa..”
“Eh ma quello è lo zio della cugina della sorella di tua sorella..”
“Eh ma quella è la moglie del capo..”
E così via..
Insomma, chiaro il concetto?
Ma c’è anche e sopratutto l’occasione in cui le persone si tengono perché ormai sono anni che sono qui..
Peccato che la tua unica responsabilità come imprenditore nei confronti della tua azienda è quella di massimizzare il profitto della tua azienda e, indovina un po’? Se la maggior parte dei soldi che produci li usi per pagare gente inutile che vaga all’interno dell’ufficio e ogni tanto per far vedere che fa qualcosa, fa “suonare” la fotocopiatrice.. allora mi spieghi di che cazzo stiamo parlando?
Al contrario, quindi, di tutte le idee di merda che hai nel cervello, l’unico motivo per cui devi tenere gente a lavorare con te è che sono persone che danno un reale vantaggio all’azienda. Sono quindi persone profittevoli che con la loro figura e il loro lavoro portano l’azienda ad incassare di più.
Al contrario di quello che ti dicono tutti, che se sei un imprenditore è tuo dovere dare lavoro, io ti dico che come imprenditore il tuo unico obbiettivo dovrebbe essere quello di fare tonnellate di soldi con pochi dipendenti.
Non è tua responsabilità provvedere ad un lavoro per l’amica di tua sorella o per Francesca che sta con te da tanto tempo ma che, ormai, non si aggiorna più e non è più veramente interessata all’azienda.
Ma al contrario, è responsabilità di Francesca rendersi cosi indispensabile e profittevole per l’azienda che tu la vuoi continuare a pagare tanto e di più, per tutto il tempo che lavorerete insieme.
Ricordi questa frase? “Finché porta vantaggio ad entrambi”.
Ed è esattamente cosi. Non può essere diverso da cosi perché per pagare Francesca, che non porta risultato in azienda, tu ti stai precludendo magari di assumere una persona che ha un interesse reale per la tua azienda, molto più aggiornata e con molte più competenze di quelle di Francesca e che ci tiene a crescere e a far crescere l’azienda.
Tantissimi imprenditori sono bloccati da questa cosa, dal tenere con sé persone che in realtà sono delle zavorre perché non portano risultato e, se lo portano, lo fanno a discapito di qualcos’altro: magari avendoli sempre in azienda con il cazzo girato e la luna storta.
Il problema è che la maggior parte delle persone è infelice e non sa perché. Non se lo vuole spiegare e riversa la sua infelicità su di te. Nonostante ti sei preso il rischio per tutti, nonostante ti sei accollato l’impresa e nonostante che, se tu va a gambe all’aria, ci vai da solo. Non verrà nessuno con te. I tuoi dipendenti si troveranno un altro lavoro.
E tu? E tu penserai a quanto sei stato coglione che hai buttato migliaia e migliaia di euro in stipendi di persone inutili che ti hanno portato al fallimento anziché al profitto. E bada bene, non ho detto successo di proposito perché per l’imprenditore come del resto per chiunque si affacci sul mercato, a conferma che quello che sta facendo è giusto e lo sta portando realmente da qualche parte, ha il profitto. Ovvero quel numero che rimane dopo aver pagato costi fissi, costi del venduto, tasse, cazzi e mazzi.
Quindi ricordati che l’unica ragione per cui devi tenerti la Francesca o l’Andrea di turno in azienda, è perché stanno portando profitto.
Se hai bisogno di amici, esci al bar e, se ti senti in colpa, piuttosto vai a regalare i tuoi soldi alla Caritas. Ma non trattare la tua azienda come l’estensione del tuo cervello di merda che vive di giudizi degli altri e sensi di colpa.
Se la tua azienda non cresce e rimane statica, non è positivo. Vuol dire che quello che stai facendo non sta realmente funzionando e che prima o poi la curva torna indietro. Stare fermi non è mai una buona cosa per la crescita di un azienda. Quando l’acqua ristagna puzza.
Quindi, come faccio ad avere dipendenti che producono profitto in azienda?
Come si misura questa cosa?
Semplice. Innanzi tutto chiarisciti cosa dovrebbero fare le persone che hai assunto in azienda e perché. Sembra scontato, ma non lo è affatto.
Rivedi quindi le mansioni di ciascun dipendente e come impatta nel ciclo di lavoro dell’azienda.
Individua quindi quali sono i punti che porterebbero un reale vantaggio all’azienda. In termini economici sì ma anche di tempo risparmiato per esempio. Ovviamente è la stessa cosa. Se risparmio tempo nel completare un ciclo di lavoro, questo si traduce in più soldi.
Ogni dipendente dovrebbe avere la possibilità di guadagnare soldi extra oltre al suo lavoro di base.
Della serie: sei fai fino a qui hai questo ma se arrivi fino a qui hai questo extra. Solitamente a questo punto mi viene chiesto: eh ma se le persone non raggiungono mai quell’extra cosa posso fare?
Dopo una brevia e attenta valutazione, la mia risposta è sempre e solo questa: le cacci a calci in culo fuori dalla tua azienda perché vuol dire che non gli interessa portarti dove tu hai deciso di andare!
E poi comincia a chiederti se potresti fare di più con meno. Quanto sei incastrato dal numero di persone che devi portarti dietro e come puoi snellire o contrarre la tua azienda.
C’è qualcosa che potresti fare oggi, magari anche e sopratutto migliorando il sistema di lavoro, che ti farebbe guadagnare di più e spendere di meno a parità di venduto?
Spesso, quando arrivo in una situazione di crisi, prima ancora di mettere mano sulle vendite metto mano a come oggi l’azienda eroga il prodotto/servizio e sul numero di persone di cui si serve per erogarlo.
Se ci sono rami secchi, vanno tagliati! Altrimenti impediscono il fluire di nuova linfa. Nuova linfa che è vitale per la tua azienda.