Turnover: il fenomeno delle aziende sedotte e abbandonate dai venditori senza scrupoli (almeno secondo gli imprenditori)

Molti dei nostri clienti imprenditori, spesso si trovano a combattere con un fenomeno aziendale che sembra inevitabile: 

passano tantissimo tempo a formare i propri collaboratori e venditori… 

…per portarli ad essere utili.

E quando finalmente iniziano ad essere più produttivi che un bambino da stargli appresso… 

… SE NE VANNO.  

E questo succede ancora di più con i venditori, a maggior ragione quando sono (o si credono) bravi.

Ma è possibile ridurre o addirittura eliminare queste “pugnalate alla schiena” dei collaboratori e venditori-traditori?

Ne ho anche parlato con Marco sul canale YouTube di Direttore Vendita in Affitto, in una puntata di Radio Vendita che puoi vedere qui:

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In questo articolo vedremo:

  • Turnover: quando il via vai di personale diventa insostenibile.
  • Situazioni da Turnover: in quale di queste due è la tua azienda
  • Abbassare il Turnover aziendale: due passi fondamentali per iniziare

 

Turnover: quando il via vai di personale diventa insostenibile?

Innanzitutto, diamo un nome alle cose:

se in azienda hai un via vai di venditori (e dipendenti) che arrivano e subito se ne vanno, hai un problema:

 

IL TURNOVER

È normale avere un ricambio del personale…

…ma lo è molto meno se, esempio, i tuoi venditori vanno via uno dopo l’altro a giorni alterni.

Se succede, fermati, perché c’è da trovare una soluzione al più presto, dato che la situazione può solo farsi sempre più insostenibile e la tua azienda potrebbe uscirne seriamente danneggiata, per instabilità di una delle sue colonne portanti:

i venditori.

Le possibilità e le motivazioni dietro un alto tasso di turnover, possono essere tante, ma le più comuni sono due…

…e vanno risolte in due modi diversi.

 

La tua azienda è in una di queste due situazioni pericolose?

Dieci anni nelle Vendite mi hanno permesso di delineare le due situazioni più comuni alla base del Turnover aziendale:

 

SITUAZIONE #1 – Venditore giusto, Azienda sbagliata

Mi capita spesso di parlare con imprenditori che VOGLIONO la rete vendita in azienda, ma non riescono a MANTENERE i venditori capaci all’interno.

Incontrano dei veri talenti, capiscono di aver trovato la persona che riuscirà effettivamente a chiudere tanti contratti…

…la portano in azienda…

…ma tempo uno o due mesi, vengono “abbandonati”.

E quando indago sulla VERA motivazione di queste “fughe”, esce fuori sempre lo stesso problema: la tua azienda non è impostata per trattenere i bravi vendere perché ad esempio:

  • il piano provvigioni è fatto male
  • non fai arrivare abbastanza contatti
  • non sai portare contatti non in target
  • dai un fisso, ma le tue provvigioni non compensano il lavoro di un bravo venditore 

 

In sostanza, in questo caso, il venditore è la risorsa giusta…

…ma la tua azienda è il posto sbagliato per lui.

Perché, come mi piace sempre mettere in chiaro agli imprenditori che si sentono “sedotti-e-abbandonati” perché sono vittima di questo turnover dei venditori è che:

il venditore (soprattutto se bravo) percepisce quando si trova in un’azienda che NON è fertile, cioè un’azienda

in cui non avrà le possibilità di crescita che sta cercando

 

Ed è quindi fisiologico se ti abbandona.

Ma so bene che, soprattutto se l’azienda non sta crescendo, è anche normale non poter dare ai venditori (e al tuo personale in generale) TUTTI gli incentivi per restare…

…perché sei sempre travolto da ALTRE le priorità e spesso non sei proprio nelle condizioni di poter pagare bene e dare bei benefit ad un’intera squadra di campioni.

 

Ma, attento, perché c’è un’altra situazione di Turnover in cui potresti cadere:

 

SITUAZIONE #2 – Il venditore pollo che non diventerà mai aquila

Hai inserito una persona in azienda, l’hai formata…

…ma vedendola effettivamente a lavoro, ti accorgi che non è adatta al ruolo o non è adatta alla tua organizzazione.

Allora, in questo caso, non hai altra scelta:

IL VENDITORE NON ADATTO VA MANDATO A CASA

Cercare di “recuperarlo”, di dargli altro tempo per ambientarsi e tutte queste cose così, sono solo delle caaa che faranno perdere A TE tempo (e soldi).

E so che è difficile prendere una decisione che sembra drastica, ma come ho già detto in questo articolo:

L’azienda non cresce DAVVERO se continui a trascinarti dietro i pesi morti

(Clicca qui per leggerlo)

E voglio raccontarti proprio uno degli episodi di turnover in cui mi sono trovata costretta a lasciare una venditrice a casa:

nel questionario che faccio SEMPRE compilare a chi si candida come venditore (o venditrice), questa ragazza si era descritta come DETERMINATISSIMA a fare questo lavoro (e per diverse ragioni, tra cui un compagno che è già in questo settore e la possibilità di gestire il proprio tempo in autonomia).

Quindi sulla carta, l’attitudine alla vendita c’era…

…ma messa effettivamente a lavoro la situazione è cambiata:

 

E una volta i lead erano poco profilati, una volta erano pochi, e una volta questo, e una volta quello…

Insomma, ogni mese una scusa diversa.

E questo atteggiamento mi ha fatto capire di aver preso una persona non davvero determinata a lavorare. Solo determinata a lamentarsi.

E soprattutto, una persona che dopo essere stata formata, non aveva lo stesso capito che

se una vendita va a buon fine, dipende al 70% dal lavoro che fa il venditore.

Quindi non ho potuto (e voluto) fare altro:

l’ho mandata a casa.

Perché, come dico spesso, se hai un pollo…

…NON PUOI insegnargli a volare. Non si trasformerà magicamente in un’aquila e spiccherà il volo.

 

Abbassare il Turnover aziendale: due passi fondamentali per iniziare

Che ti sia capitato di dover mandare a casa le persone perché non erano adatte a lavorare con la tua azienda…

…o che siano stati i venditori a non giudicarti “adatto” per loro…

come puoi abbassare il tasso di turnover e gestirlo per non trovarti senza risorse?

Prima di tutto, mantieni le “promesse” fatte ai venditori che hai scelto

Impara quindi come pianificare un percorso di carriera e i giusti incentivi economici (come il piano provvigioni fatto correttamente).

Forniscigli tutto ciò che potrebbe servire per portare i migliori venditori ad avere risultati in grado di trattenerli all’interno, dando SEMPRE il massimo.

In pratica, passo 1:

LAVORA PER RENDERE LA TUA AZIENDA UN POSTO FERTILE IN CUI TUTTI POSSONO CRESCERE.

 

E mentre fai questo, mentre aiuti i tuoi venditori bravi a diventare campioni…

Proprio come se dovessi camminare (in avanti, verso l’evoluzione aziendale), compi il passo 2:

FAI SELEZIONE CONTINUA

Pensi di avere in azienda dei venditori che, soprattutto se incentivati a dovere, ti faranno guadagnare tanto?

Bene, è il primo passo… ma non devi smettere di cercare altre persone con l’attitudine alla vendita, perché – per quanto puoi impegnarti ad abbassare il tasso di turnover, ci sarà sempre qualcuno che per un imprevisto o per un altro, se ne andrà.

E tu non puoi permetterti di rimanere senza venditori. Devi avere già il sostituto in panchina pronto a scendere in campo.

E non è solo una metafora la mia. Cosa fanno i grandi club nel calcio? Anche se hanno già una rosa di campioni, continuano per TUTTA la stagione a cercare nuove possibilità.

…perché metti che uno dei migliori della squadra riceve un’offerta migliore e se ne va, oppure che  un altro si rompe un ginocchio e non può più giocare, o che un altro ancora non finalizza l’accordo e non arriva proprio in squadra…

Insomma, gli imprevisti succederanno sempre, non devi smettere mai di fare ricerca e selezione.

E non solo di venditori. Questo discorso vale per tutti i dipendenti che hai in azienda:

se hai una sola figura per un determinato ruolo, o ti appoggi addirittura ad una sola persona per mandare avanti un intero reparto. È RISCHIOSO.

Se questa persona è molto brava, è molto formata, potrebbe ricevere un’offerta migliore…

… e andarsene, mettendo in crisi o facendo crollare un intero reparto della TUA azienda.

Quindi

PENSA AI TUOI REPARTI IN AZIENDA (SOPRATTUTTO IL REPARTO VENDITE)

COME REPARTI IN ESPANSIONE

Ci sono le figure junior che entrano e man mano fanno carriera, salgono di livello, e il loro posto viene preso da nuovi junior.

Se vogliamo vederla a livello calcistico, per rendere le cose più concrete:

ogni società di calcio ha la prima squadra e la seconda squadra.

Oltre a queste, c’è però un reparto fondamentali che in molti sottovalutano: i pulcini.

Un intero reparto aziendale (perché è questo che sono le squadre di calcio) addetto alla crescita di futuri campioni che – se tutto va bene – entreranno in squadra (non lasciandola mai alla ricerca urgente di un buon portiere o un buon attaccante ecc).

Questo dinamismo, questo ricambio deve esserci anche nella tua azienda, perché è così che si cresce.

Da un lato lavori per trattenere i tuoi venditori più bravi, così che siano incentivati a chiudere sempre più vendite…

…dall’altro cerchi chi ha il potenziale per entrare a far parte della TUA rosa.

Quindi, 

per abbassare il turnover aziendale occorre:

  • lavorare ad un piano carriera per chi è già dentro, rendendo l’azienda un posto florido in cui restare
  • fare ricerca continua, con un piano di recruiting che ti permetta di portare all’interno persone che hanno l’attitudine a diventare dei Venditori-Campioni

 

Per sapere esattamente come trovare e formare i junior nella tua azienda e trattenere (ed incentivare) i tuoi venditori migliori a restare, guarda qui tutti i dettagli del Master in Rete Vendita;

Infatti nel Master in Rete Vendita vediamo proprio COME trovare (e poi formare) i TUOI potenziali Campioni-Venditori (che lavorano solo per te):

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