Ti racconto questa storia che, quando l’hanno raccontata a me alla Disney University, mi ha colpito come una verità lampante da scrivere sul petto e non lasciare mai andare.

Qualche giorno prima dell’apertura di Disneyland un giovane ragazzino di 12 anni che lavorava nella stanza della posta, ovviamente a quell’epoca non c’erano le leggi che ci sono oggi sullo sfruttamento minorile e quindi anche i bambini potevano lavorare, entra dentro l’ufficio di Walt per consegnarli un pacco.

E rivolgendosi a Walt gli dice: “signore, ho una confessione da fargli: davvero, io non voglio lavorare nella stanza della posta. Spero che lei mi possa considerare per il ruolo di Tom Sawyer sull’isola di Tom Sawyer e il casting è domani!”

Allora Walt, guardando bene il ragazzino, si gira verso il vice presidente del cast e gli dice: “Questo giovane ragazzo ha i capelli rossi e le lentiggini…Sembra assomigliare un pò a Tom Sawyer: cosa ne dici lei?”

Cosi il Vice presidente, captando il segnale che il suo leader gli aveva dato, assume il giovane ragazzo.

Due giorno dopo l’apertura del parco, il vice presidente torna nell’ufficio di Walt e gli dice: “ti ricordi quel Tom Sawyer che hai assunto? Dobbiamo licenziarlo!”

E Walt gli chiede: “perché cosa ha fatto?”

“E il vice presidente gli risponde: quel ragazzo è letteralmente diventato Tom Sawyer!”

Al che Walt gli dice: “Cosa c’è che non va con questo? non è proprio il motivo per cui lo abbiamo assunto?”

Allora il vice presidente gli dice che lui sta facendo letteralmente quello che c’è scritto nel romanzo di Mark Twain, ovvero provare a tutti che lui è il ragazzo più duro che c’è in giro battendosi con tutti quanti gli ospiti del parco. E gli ripete che andava assolutamente licenziato.

Cosi Walt furioso della situazione manda via tutti dal suo ufficio tranne il vice presidente e gli dice:

“Tu non capisci cosa stiamo provando a fare qui.”

“Apparentemente no”, dice il vice presidente.

Allora Walt gli dice: “quel ragazzino sta facendo il miglior Tom Sawyer che sa essere. È nostro lavoro far diventare lui il miglior Tom Sawyer per Disneyland. Adesso vai a fare il tuo lavoro!”

Il tuo successo dipende dal successo dei tuoi dipendenti e dei tuoi collaboratori.

I primi clienti di un azienda sono i suoi dipendenti. Poi i dipendenti si fanno carico e porta voce di quello che è la missione dell’azienda e vanno a chiudere i clienti.

Sono loro i primi che devono bere “la pozione magica” per poi raccontare a tutti che non è amara ma buona e che risolve veramente il problema che i tuoi potenziali clienti vivono.

Walt era così convinto delle sue idee riguardo la formazione dei suoi dipendenti che creò la Disney University.

Tutt’ora, a oggi come allora, non c’è un singolo dipendente che entra a far parte della Walt Disney Company se prima non ha passato un processo di formazione prestabilito per la mansione che dovrà occupare. Processo che dura almeno da 3 a 6 mesi. Che sia un operatore di pulizia o il manager di un reparto.

È fondamentale, per costruire un team aziendale, la selezione e la formazione di tutti i suoi componenti.

Perché ti ho raccontato la storia del ragazzo dai capelli rossi? Perché è molto difficile insegnare a qualcuno la giusta attitudine mentre è molto semplice insegnare le capacità tecniche (ovviamente se c’è la voglia di imparare, quindi una giusta attitudine). E l’attitudine è quello che Walt ricercava in ogni suo dipendente.

Quante volte hai sentito dire questa frase? Io personalmente tante, magari in altri termini, ma con lo stesso significato. Poi alla fine però, quello che vedo in giro o che ho vissuto in modo diretto in passato, è:

 The Spray And Pray Method.

Ovvero: spruzzano formazione sulle persone e poi pregano che venga assorbita.

Se si vuole diventare grandi e realmente lasciare il segno nella storia come ha fatto Walt Disney, allora quello che si deve fare è preparare la propria squadra a raggiungere la vetta. E non lo si può fare spruzzando qua e la ogni tanto qualche perla di formazione generale e poi aspettarsi che le persone facciano. Perché questo non accadrà mai è pura e mera illusione.

Per riportare tutto questo in termini pratici ho preparato per te 6 punti fondamentali che ogni nuova risorsa che entra in un team dovrebbe avere chiaro:

  1. Quali sono i principi e la visone dell’azienda. (dettati dal leader, sono il problema che risolviamo e come lo risolviamo)
  2. Qual è la storia e la missione dell’azienda. (obbiettivo raggiunto a problema risolto)
  3. Che prodotto/servizio viene venduto. (Strumento risolvi problema)
  4. Chi sono i competitor e quali sono i vantaggi e benefici dell’azienda rispetto a loro.
  5. A chi bisogna rivolgersi quando si ha un problema che non si può risolvere in autonomia. (Leader del team)
  6. Che processi e approccio devo avere per ottenere il risultato che il team in cui sono entrata/o a far parte si aspetta da me.

Quello che dico sempre e che, per me, è ormai un Mantra continuo è che, da soli, non si va da nessuna parte.

Walt sosteneva che la crescita e lo sviluppo della Walt Disney company era ed è tutt’ora oggi, direttamente correlata alla crescita e allo sviluppo delle sue risorse umane. Quindi delle persone che ci lavorano.

Prendiamo da esempio la carriera di uno sportivo. Per arrivare alle olimpiadi dovrà allenarsi ogni giorno della sua vita. Giusto? Inoltre dovrà allenarsi sotto l’occhio attento di qualcuno che gli dica dove sta sbagliando e dove no. Corretto?

Ecco, la stessa identica cosa vale per noi come venditori, imprenditori, dipendenti o collaboratori.

La conoscenza è capire cosa, come e perché, abbiamo bisogno di fare qualcosa.

Walt considerava veramente il suo più grande investimento per il futuro la formazione che metteva su ogni singolo dipendente che entrava a far parte dell’organizzazione.

Aveva capito molto bene il concetto che volgarmente oggi possiamo chiamare: nuota o affonda. Infatti quello che accade molto spesso è che le persone vengono buttate dentro nuovi lavori e vengono poi travolti dalla corrente.

Formare un dipendente significa fornirli gli strumenti necessari che gli sono utili per raggiungere l’obbiettivo desiderato dall’azienda.

Che tradotto vuol dire che, se vuoi più fatturato, più soldi, più clienti, le persone devono avere gli strumenti necessari per raggiungere questi obbiettivi.

Non puoi dargli in mano il piccone e la pala dei sette nani e poi dirgli di andare a scavare in miniera per trovare i diamanti.

Come cazzo faccio ad andare a picconare con un coso piccolo così che non è rapportato alla mia altezza e con cui quindi non posso esercitare leva? Non posso. Quindi vedi che diventa assolutamente necessario avere gli strumenti giusti.

Come diciamo sempre che la pubblicità, se non è misurata, non serve a un emerito cazzo, la stessa cosa vale qui: è inutile che si preparano le persone e si spendono i soldi se poi tutto viene comunque lasciato al caso.

Ogni dipendente dovrebbe essere aiutato a capire come può produrre di più e in quale modo.

Smettila quindi di utilizzare lo SPRAY AND PRAY METHOD. Perché, cosi facendo, non otterrai mai i risultati che desideri per te e per la tua organizzazione.

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